Dopo un lunga pausa, torno a raccontare il mio viaggio a piedi e lo faccio con una meta che giudico veramente esaltante.
Per la prima volta ho messo piede su questo vulvano e la natura di questo posto mi ha ampiamente ripagato. E’ un luogo vivo, palpitante, ne senti il respiro passo dopo passo.
Andiamo con ordine. Per approcciarsi al vulcano, occorre decidere se risalire il versante sud o il versante nord. Io consiglio il versante nord, più tranquillo e meno battuto. Un buon punto d’appoggio può essere la cittadina di Linguaglossa dove cosiglio il bar “Nica Nuci” per la colazione e l’aperitivo, mentre per assaggiare carni e prodotti locali “Dai Pennisi”.
Non dimenticare che la zona ha una vocazione vinicola d’eccellenza. Da Linguaglossa puoi procedere verso piano Provenzana (dista 30 minuti in macchina) e da li inizare l’escurisone che preferisci. Prima di avviarsi a piedi sull’Etna, occorre sapere che le quote oltre i 2500 mt sono possibili solo accompagnati da guide vulcanologiche e quindi i crateri sommitali sono raggiungiungibili solo con la compagnia di un esperto del settore. Questo però non pregiudica la possibilità di realizzare dei viaggi a quote più basse in luoghi splendidi, come ad esempio i crateri nati dall’eruzione del 2002, la cosiddetta eruzione perfetta o le numerose grotte presenti a pochi chilometri dal parcheggio di Piano Provenzana.

Il mio viaggio questa volta è partito dal versante sud, dal rifugio Sapienza dove con l’ausilio di speciali mezzi (già questi un’esperienza) abbiamo raggiunto la quota 2500 mt.
Da li, superando un dislivello di 400 metri, si raggiunge il cratere Barbagallo, anch’esso formatosi durante l’eruzione del 2002, da dove è possibile godere un paesaggio eccezionale sui crateri sommitali e sul cratere Laghetto e la Montagnola. Quel giorno quasi surreali con i banchi di nuvole ai piedi del rilievo.





Il Vulcano affascina profondamente con i suoi antri, le sue forze distruttrici ma anche generatrici di nuova vita, modella il paesaggio infondendo quasi un aspetto di sacralità in chi si sa accostare con rispetto a questo luogo magico.
Consiglio di contattare sempre la guida per aggiornamenti su condizioni meteo e percorribilità dei sentieri. Se si preferisce un’escurisone in autonomia, di valutare bene le condizioni meteo alla partenza. Si, siamo in Sicilia, ma saliamo oltre i 3000 metri sul livello del mare e quindi, in certi periodi dell’anno, è anche possibile trovare la neve o comunque un clima più freddo rispetto alla costa.
Ultimi due consigli che mi sento di dare, il versante nord offre la possibilità di visitare numerose cantine, si è nel cuore dell’Etna Doc e Castiglione di Sicilia è un luogo molto pittoresco e il caffè President, nel cuore del borgo, ha i titolari simpaticissimi che preparano (il marito in reatà) un dolce alle nocciole che è eccezionale.




Se si passa da Zefferana Etnea, una sosta alla dolceria Salemi è quasi doverosa per assaggiare le “Foglie da tè”, delle cialde eccezionali (disponibili alla nocciola, mandorla o pistacchio) disponibili durante tutta la settimana mentre nel WE la produzione spazia su tutta la pasticceria tipica.

Buoni passi, ma anche buona dieta.



























































































